E' questa veramente la raffigurazione di Attila?
Chiesa cimiteriale di Santa Maria in Campo presso Visinada
(foto Đ.Bubola, 2015)
Chiesa cimiteriale di Santa Maria in Campo presso Visinada
(foto Đ.Bubola, 2015)
(estratto dal libro Templari u Istri - I templari in Istria)
Chiesa e monastero di S. Maria in Campo presso Visinada
Alla chiesa di S. Maria in Campo sono legate molte storie. Si dice che furono i templari[1] ad erigerla assieme al monastero adiacente[2] nel 1119, e che ancor’oggi sugli affreschi all'interno dell'edificio è presente una grande quantità di simboli templari che alludono al loro tesoro. La storia è fomentata anche dalla credenza comune che vede nel mascherone al di sopra dell'entrata il viso di Attila.[3]
Si potrebbe risalire all’anno di costruzione del monastero, ma difficilmente si potrebbe appurare l'identità dei monaci che vi dimorarono. Già da tempo è stato analizzato ogni dettaglio degli affreschi (realizzati nel XV sec.[4]), ed il bassorilievo di un viso dall'espressione feroce sopra la porta d'entrata potrebbe stare a simboleggiare la personificazione della paura - che l’infedele arresti dinnanzi alla croce? - o comunque un avvertimento!
Il bassorilievo sopra all’entrata potrebbe essere stato rimosso da una costruzione più antica, rinnovata nel 1441,[5] e ivi collocato.
Va ricordato che papa Alessandro III menziona la chiesa in un documento del 1178, dove dice che l'edificio era stato rinnovato dai templari i quali eressero il monastero adiacente, il luogo divenne così il centro dei templari in Istria.[6]
...
[1] Škunca, S.J., Redovništvo u Istri kroz povijest, Pazin, 2011., 32, indica che i templari avevano in possesso
[2] Bartolić,M.;Grah.,I.,Crkva u Istri, Pazin, 1999., 163
[3] Id., 163
[4] Fučić, B., Istarske freske, Zagreb 2003.
[5] Bartolić,M.;Grah.,I.,Crkva u Istri, Pazin, 1999., 163
[6] www.casopis-gradjevinar.hr/assets/uploads/JCE-62-2010-11-07.PDF
Chiesa e monastero di S. Maria in Campo presso Visinada
Alla chiesa di S. Maria in Campo sono legate molte storie. Si dice che furono i templari[1] ad erigerla assieme al monastero adiacente[2] nel 1119, e che ancor’oggi sugli affreschi all'interno dell'edificio è presente una grande quantità di simboli templari che alludono al loro tesoro. La storia è fomentata anche dalla credenza comune che vede nel mascherone al di sopra dell'entrata il viso di Attila.[3]
Si potrebbe risalire all’anno di costruzione del monastero, ma difficilmente si potrebbe appurare l'identità dei monaci che vi dimorarono. Già da tempo è stato analizzato ogni dettaglio degli affreschi (realizzati nel XV sec.[4]), ed il bassorilievo di un viso dall'espressione feroce sopra la porta d'entrata potrebbe stare a simboleggiare la personificazione della paura - che l’infedele arresti dinnanzi alla croce? - o comunque un avvertimento!
Il bassorilievo sopra all’entrata potrebbe essere stato rimosso da una costruzione più antica, rinnovata nel 1441,[5] e ivi collocato.
Va ricordato che papa Alessandro III menziona la chiesa in un documento del 1178, dove dice che l'edificio era stato rinnovato dai templari i quali eressero il monastero adiacente, il luogo divenne così il centro dei templari in Istria.[6]
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[1] Škunca, S.J., Redovništvo u Istri kroz povijest, Pazin, 2011., 32, indica che i templari avevano in possesso
[2] Bartolić,M.;Grah.,I.,Crkva u Istri, Pazin, 1999., 163
[3] Id., 163
[4] Fučić, B., Istarske freske, Zagreb 2003.
[5] Bartolić,M.;Grah.,I.,Crkva u Istri, Pazin, 1999., 163
[6] www.casopis-gradjevinar.hr/assets/uploads/JCE-62-2010-11-07.PDF